81. Grafometro di P. Carré
Parigi, fine XVII sec.
Paul Carré (XVII sec.)
ottone
raggio 36 cm
[Inv. MdS-39]

Lo strumento si presenta completo di tutti suoi accessori: due cannocchiali con ottiche, treppiede in legno con puntali in ottone, tre ghiande in ottone con i fili originali per metterlo in stazione, custodia in legno a doppio fondo, rivestita internamente in velluto ed esternamente in pelle.
Sul fregio, posto alla sommità del lembo, si legge la firma Paul Carré. Una bussola, situata nel semicircolo fisso, serviva per orientarlo; due coppie di pinnule erano usate per traguardare a vista. Per posizionare l'asse del cannocchiale parallelo a quello dello strumento vi è una regolazione fine mediante viti. Su entrambi i cannocchiali si trova un micrometro a fili incrociati, per migliorare la misura degli angoli. Può rilevare angoli orizzontalmente e verticalmente; la scala ticonica incisa sul lembo è precisa al sesto di grado, cioè ai dieci primi d'arco.
E' abbastanza caratteristico che sia presente contemporaneamente la possibilità di effettuare misure a occhio nudo e tramite cannocchiale, a dimostrazione del fatto che il passaggio da un sistema di misure all'altro non sia stato così repentino, dopo l'invenzione del cannocchiale, come si potrebbe credere.

J.A. Bennett (1987), pp. 50-75.
M. Daumas (1953).
F. Farinelli (1979), p. 191.
M. Holbrook (1992), pp. 35 e 74.
G.L'E. Turner (1991), p. 198