80. Grafometro di P. Sevin
Parigi, c. 1675
Pierre Sevin (a.1665-1683)
ottone
diametro 26 cm
[Inv. MdS-17]

Il grafometro fu inventato intorno alla fine del XVI secolo, a Parigi, da Philippe Danfrie. Si tratta di una modifica del piatto azimutale o teodolite semplice. Viene descritto come "una bussola a traguardi, strumento atto a eseguire misure approssimative di angoli". Si tratta di un semicircolo graduato con due alidade (o regoli con mire), una delle quali fissa sul semicircolo, l'altra girevole sulla graduazione.
In questo strumento il semicircolo con pinnule fisse, di 21 cm di diametro, reca incise divisioni di mezzo grado in mezzo grado. L'alidada mobile ha un nonio che permette di leggere i dieci primi di arco.
La grande bussola centrale, presente in questo modello, permette di usare lo strumento anche come rilevatore topografico, contrariamente ai pił vecchi disegni di Danfrie.
Vi si legge Sevin Paris: Pierre Sevin fu fabbricante di strumenti matematici, topografici e astronomici, attivo a Parigi tra il 1665 e il 1683.

J.A. Bennett (1987), pp. 50, 75.
M. Daumas (1953), p. 103.
M. Holbrook (1992), pp. 35 e 74.
G.L'E. Turner (1991), p. 198.