73. Compasso di proporzione da dodici pollici
XVII-XVIII sec.
autore e località sconosciuti
ottone
33 x 6 cm
[Inv. MdS-21]

Il compasso di proporzione fu ideato verso il 1600 e lo stesso Galileo si occupò di proporzione proprio in quegli anni. Verso la metà del XIX secolo il compasso di proporzione, dopo tre secoli di vita, divenne uno strumento obsoleto, al punto che, nel 1866, William Stanley lo definì "una specie di ornamento obbligatorio" spesso ancora presente negli astucci da disegno.
In Inghilterra - chiamato "sector", mentre il termine "proportional compass" indica uno strumento assolutamente differente - era già usato alla fine del Cinquecento dai topografi. Solo successivamente fu fabbricato con scale espressamente studiate per naviganti, topografi e disegnatori. Il compasso di proporzione è stato definito una scala universale e veniva usato con un paio di compassi a punte fisse. Lo strumento è costituito da due regoli tenuti insieme da una cerniera piatta, in modo che il movimento risulti eguale ed uniforme. Dalla precisione con la quale la cerniera è realizzata dipende l'esattezza dei calcoli effettuati. Dall'asse di rotazione delle lamine, infatti, si diparte una serie di scale lineari divergenti disposte simmetricamente su ogni faccia e che terminano a ventaglio all'estremità inferiore di queste.
Simile, quindi, nell'aspetto a un compasso snodato, era disponibile nelle misure 6, 9 e 12 pollici. L'esemplare in questione - le cui scale incise appaiono incomplete - appartiene alla categoria più grande. Quando è aperto la sua lunghezza raddoppia.
Il suo uso si basa sulla proprietà dei triangoli simili: basta aprire convenientemente i bracci, riportare, con l'aiuto di un normale compasso a punta, le grandezze considerate tra le due scale corrispondenti e leggere le divisioni sulle quali si viene a cadere.

J.A. Bennett (1987), p. 62.
N. Bion (1709), tavola 6.
M. Daumas (1953), pp. 17, 48, 49.
G. L'E. Turner (1991), p. 253.