72. Astuccio di strumenti matematici di N. Bion
Francia, XVII-XVIII sec.
Nicolas Bion (1652-1733)
ottone, astuccio in legno ricoperto in pelle
astuccio: 19 x 8 cm
[Inv. MdS-23]

Dei nove strumenti originariamente contenuti nell'astuccio è rimasto solo un compasso di proporzione [Inv. MdS-84], il cui utilizzo è descritto accuratamente dallo stesso Bion - ingegnere del Re per gli strumenti matematici e nome tra i più noti dei suoi tempi - nel suo Traité de la construction et des principaux usages des instruments de mathématique, la cui prima edizione risale al 1709. Questo testo fornisce tavole complete di tutti gli articoli che l'atelier di Bion poteva fornire alla sua clientela, anche se alcuni strumenti, come cannocchiali, microscopi e micrometri, sono indicati in maniera succinta, probabilmente per non rendere pubblici i dettagli costruttivi, onde evitare dei plagi. Sui frontespizi dei libri di Bion figura l'indirizzo del suo atelier, prima come Quai de l'Horloge á l'enseigne du Soleil d'or, poi come Au Quart de cercle.
Secondo Daumas (op. cit.) gli strumenti di Bion rimastici sono pochissimi, il che rende questo astuccio, anche se incompleto, decisamente raro, come pure l'anello astronomico descritto nella scheda 6.
L'astuccio è in legno, ricoperto di pelle nera stampata con gigli di Francia. Il compasso di proporzione da sei pollici (c. 15 cm) reca incisa su di una faccia la scritta N. Bion a Paris.
Vi sono incise le sei scale fondamentali, come nella maggior parte di questi strumenti: da un lato la linea delle parti uguali, quella dei piani e dei poligoni; dall'altro la linea delle corde, quella dei solidi e quella dei metalli. Su un bordo è aggiunta la linea utile a riconoscere il calibro dei cannoni e sull'altro una linea per la determinazione del diametro e del peso dei proiettili d'artiglieria.

N. Bion (1709), tavola 6 della IV edizione.
F. Farinelli (1979), p. 193.
M. Daumas (1953), p. 109.