62. Globo di Venere di F. Bianchini
Roma, 1727
Francesco Bianchini (Verona 1662 - ? 1729)
legno dipinto con piedistallo in legno
diametro 19 cm
[Inv. MdS-33]

"Un piccolo globo sopra piedestallo di legno che rappresenta le macchie di Venere secondo le osservazioni di Francesco Bianchini fatte in Roma" si legge nell'inventario di Ceschi del 1843.
Bianchini visse a Roma alle dipendenze del cardinale Ottoboni (poi papa Alessandro VIII), sovrintendente alle belle arti ed anche segretario della Congregazione del Calendario, sul quale argomento scrisse Solutio problematis paschalis ... (1703 Roma, Tipogr. Apost.) e De Kalendario ... (1703 Roma, de' Conti). Tracciò una meridiana nella chiesa romana di Santa Maria degli Angeli e la descrisse in due memorie contenute in una edizione postuma nel volume Opuscola varia ... (1754 Roma, Barbiallini).
Nell'Archivio del Dipartimento di Astronomia di Bologna si conservano alcune sue lettere a Manfredi concernenti il calendario.
Nella sua opera del 1728 Hesperi et Phosphori nova Phaenomena sive observationes circa planetam Veneris dà le istruzioni necessarie alla realizzazione di questo globo di Venere. La superficie del pianeta, riprodotta in questo libro, è come gli appariva alle osservazioni al telescopio da 100 palmi (21 metri), costruito appositamente per lui da Giuseppe Campani (1636-1715).
Il cartiglio, posto nel mare Primum seu Regium Johannis V (Giovanni V di Portogallo, a cui il libro è dedicato), reca la scritta:

Johanni V
Lusitaniae Algabriae
Regi & C.
Hesperi et Phosphori
Celidographiam
Seu Descriptionem Globi Veneris
Cum Maculis Hoc Biennio Romae
In Eo Planeta Detectis
Tubi Opticis Pal. 100 et 150
D.D.D.
Franciscus Blanchinus
Veronen. S-D-N-PP-Prael DOM
MDCCXXVII

Il re del Portogallo omaggiò Bianchini di un telescopio newtoniano di Samuel Molyneux a specchi metallici, da due piedi di lunghezza focale e con finiture in argento, ricevuto dal Principe di Galles. Bianchini lo lasciò al Cardinale Davia, il quale a sua volta lo donò all'Istituto delle Scienze (vedi scheda 35 per dettagli su questo telescopio, ora scomparso, e sulla corrispondenza intercorsa tra Bianchini e Manfredi).
Il globo e' stato restaurato nel 1995 da N.Scianna (Forlì).

F. Bianchini (1728).