48. Telescopio rifrattore di C.A. Steinheil
Monaco, c. 1870
Carl August von Steinheil (Rapportsweiler 1801 - Monaco 1870)
legno di noce, ottone e ferro
lunghezza focale 260 cm, diametro dell'obiettivo 16 cm
lunghezza del tubo 256 cm, diametro da 9 a 12 cm
[Inv. MdS-126]

Gli inventari del 1873-1907 lo ricordano come

"Un grande refrattore di Steinheil coll'obiettivo di 6 pollici (16,2 cm) di apertura e 9 piedi (260 cm) di distanza focale [Inv. MdS-127], munito di sette oculari celesti, di un elioscopio, di un cercatore di 20 linee (c. 4,5 cm) di apertura. (Manca l'elioscopio e i due nonii. L'istrumento è in cattivo stato ed anche in origine (1874) la sua montatura era da considerarsi come provvisoria perché in legno e destinata a rendere trasportabile l'istrumento)."
Oggi rimane il solo tubo di legno verniciato, al quale è assicurato il sostegno per la montatura, in ferro nero. Nel 1874, quando servì al modenese Pietro Tacchini (1838-1905) - uno dei fondatori della Società degli Spettroscopisti italiani - per osservare in India il passaggio di Venere sul disco solare, era dotato di una montatura provvisoria in legno, come ricorda l'inventario.
Alla fine del secolo scorso fu installato in una piccola cupola conica, sul terrazzo rivolto a sud nel penultimo piano della torre della Specola; cupola che si può notare ancora presente nelle fotografie di inizio secolo. Negli anni '60 la cupola è stata smantellata per far posto alla cabina dell'attuale ascensore. Per un certo periodo di tempo, dopo il 1936, è stato utilizzato come cannocchiale di guida per il telescopio riflettore da 60 cm di Loiano. Si è ritrovata una scatola in legno porta oculari [Inv. MdS-93], recante la scritta (a mano e con grafia incerta) Di Stainar, che potrebbe essere la scatola originale degli accessori del telescopio.
Von Steinheil, professore di fisica e matematica a Monaco, era anche fabbricante di telescopi, famoso per il suo sistema aplanatico a tre lenti.
E. Engberts (1970), pp. 64, 144.
M. Rajna (1906).
J.A. Repsold (1914), pp. 66-71.