36. Macchina equatoriale di G. Adams
Londra, c. 1760-1770
George Adams (Londra 1704-1772)
ottone, tavolo triangolare di noce con tre piedi
lunghezza del cannocchiale 57 cm, diametro 5 cm
[Inv. MdS-3]

Questo piccolo equatoriale porta la scritta G. Adams London. Proviene dal gabinetto scientifico di Lord George Cowper (1738-1789), originariamente ospitato nella sua residenza fiorentina ed acquistato nel 1790 dal Cardinale Arcivescovo di Bologna Andrea Giovannetti (1722-1800), con il contributo di alcuni esponenenti della nobiltà locale, per farne dono all'Istituto delle Scienze. Parte di quella collezione si trova ora presso il Museo di Fisica di questa Università.
Il montaggio è di un modello classico, molto in uso verso il 1760: di qui la data attribuita allo strumento.
L'inventario del 1843 di Ceschi ne dà la seguente descrizione: "Equatoriale di Adams adattabile a qualunque latitudine geografica per la quale possono aversi gli azimut e le altezze, non meno che le ascensioni rette e declinazioni degli astri. Tutti i circoli sono opportunamente graduati e muniti di nonj, che ne danno le suddivisioni, opportuni ingranaggi praticati nel contorno di tali circoli si adattano a viti perpetue, per le quali si ottengono i piccoli movimenti. Per l'azione delle tre viti applicate ai piedi di questa macchina, e mediante due livelli affidati al circolo azimutale, e posti ortogonalmente tra di loro, può ottenersi il livellamento della macchina. Il cannocchiale lungo piedi 1 e 1/2 è munito di obiettivo acromatico di pollici 1 e 1/2 di apertura, e di un solo occulare celeste. Vetro colorato con incassatura di metallo. Tre piccoli dadi di ottone si sottopongono alle viti del piede. Coperchio a vite che difende l'obiettivo e suo riflettente. Questa macchina per la sua costruzione è pure addattabile anche agli usi geodetici, ma senza il vantaggio della ripetizione...Un Tavolino di noce triangolare a tre piedi legati assieme da traversi [Inv. MdS-158], che serve di sostegno alla macchina equatoriale."
L'oculare ora montato [Inv. MdS-66] non è quello originale, che non è stato ritrovato e la cui mancanza non permette di dire se, tra i molti vetri colorati per osservare il Sole rintracciati, vi sia o no quello di questa macchina. Mancano altresì le due livelle e il riflettente. I griffoni di attacco al piede e il pomello per i movimenti in declinazione sono di restauro (G. Morigi e S. Ciattaglia, Bologna 1982).
L'atelier di George Adams fu fondato nel 1735 all'insegna di Tycho-Brahe's Head, in Fleet Street, inizialmente per produrre globi astronomici, per passare poco dopo alla produzione di altra strumentazione scientifica. Alla morte del fondatore gli successe il figlio George Adams Jr. (Londra 1750-1795), il quale pubblicherà anche diversi testi di microscopia, geografia, astronomia e fisica. Il fratello Dudley acquistò all'asta tutto il materiale rimasto alla morte di George Jr., mantenendo il marchio fino al 1830. Mentre in un primo momento tutti gli strumenti portavano la data di fabbricazione, dopo il 1760 il marchio rimase semplicemente G. Adams London, come nel nostro strumento, il che ne rende difficile la datazione.

E. Baiada, A. Braccesi (1983), p. 124.
J.A. Bennett (1987), pp. 92, 125.
E. Engberts (1970), pp. 47, 133.
M. Daumas (1956), p. 312.