Si tratta di due tubi in cartone pressato, di costruzione probabilmente
tardo-secentesca, dei quali non vi è traccia negli inventari.
Si può supporre che fossero usati come montaggio per alcune lenti. Alle
estremità vi sono segni di una giuntura in carta fatta allo scopo di unirli e
trasformarli in un unico tubo. Il tubo più lungo è infatti formato da due
tubi di lunghezza inferiore uniti col sistema ora descritto.
La lunghezza complessiva di circa 345 cm, tenuto conto dell'innesto, coincide
con la lunghezza focale dell'obiettivo senza scritte (diametro 67 mm,
spessore al bordo 5 mm, e focale 350 cm), in vetro verdastro, con pochissime
bolle, delle quali una piuttosto grande, attribuito, con qualche incertezza,
al superstite dei due cannocchiali germanici da 8 piedi [scheda 26].
Potrebbero però esistere altri tubi ora scomparsi e questo lascerebbe il
campo all'ipotesi che si tratti di parte del lungo "tubus chartaceus"
del cannocchiale di Montanari da 11,6 piedi (450 cm) [scheda 24].